Lo scorso mercoledì 24 febbraio, il Rotary Club di Canosa ha inteso onorare il mese dedicato alla Pace e alla risoluzione dei conflitti con una videoconferenza sulla “Questione Armena”.

Il popolo armeno, infatti, è stato oggetto di un genocidio all'inizio del secolo scorso e, a tutt'oggi, la Repubblica caucasica, già appartenente all'Unione Sovietica prima della sua dissoluzione all'inizio degli anni '90, è in conflitto con il vicino Azerbaigian anche in virtù dell'annosa vicenda relativa al territorio conteso dell'Artsakh, meglio conosciuto in Occidente come Nagorno-Karabakh.

Numerosi i contributi, indispensabili per conoscere una grave situazione geopolitica e storica spesso tralasciata dai mass media: Sua Eccellenza Tsovinar Hambardzumyan, Ambasciatrice straordinaria e plenipotenziaria dell'Armenia in Italia, ha infatti illustrato ad una numerosa quanto attenta platea (che comprendeva anche l'Ambasciatore Armeno presso la Santa Sede, Garen Nazarian) l'ultimo quanto recente capitolo relativo alla disfida tra i due Stati confinanti, iniziato lo scorso settembre e durato “appena” 44 giorni solo grazie alla mediazione della Russia, sottolineando la violazione dei Diritti Umani subita dai civili e dovuta ai numerosi scontri.

Il prof. Baykar Sivazliyan, Presidente dell'Unione Armeni in Italia e accademico (insegna all'Università degli Studi di Milano ed è già stato docente presso l'Università del Salento), ha dunque ripercorso le tappe principali della storia armena, ad iniziare dall'olocausto di matrice ottomana, passando per la successiva diaspora subita dal popolo e per il susseguente dominio sovietico.

Simone Zoppellaro, giornalista freelance attualmente di stanza ad Erevan, ha esposto – con l'ausilio di un video crudo e toccante – la sua testimonianza diretta circa gli effetti causati dalle violenze nell'Artsakh perpretrate tra settembre e novembre scorsi, con un contorno drammatico fatto di macerie, famiglie distrutte e feriti gravi, difficilmente riparabili con l'apparente tregua ora vigente.

A Carlo Coppola, presidente del Centro Studi “Hrand Nazariantz” di Bari, invece, è spettato il compito di presentare i relatori e gli argomenti trattati, contestualizzando i singoli interventi negli ambiti etnico, religioso, economico, geografico e politico riguardanti la Repubblica eurasiatica.

Dall'incontro – in cui tra l'altro si è ricordata l'avv. Patrizia Minerva, scomparsa di recente, la quale in passato, da presidente del Club UNESCO di Canosa, dedicò un altro evento alla questione armena – è emerso il ritratto di un popolo unito ed orgoglioso, seppur distante e sparso per via delle vicissitudini e di più sottomissioni nel corso dei secoli.

Il Governatore del Distretto Rotary 2120, Giuseppe Seracca Guerrieri, presente al convegno, ha sintetizzato l'oggettiva sensazione di sensibilità assunta dai partecipanti: l'obiettivo espresso dal massimo rappresentante distrettuale di Puglia e Basilicata è di impegnarsi al fine di proseguire il dialogo anche con il tramite dell'Associazione, “messaggera di Pace per tutti”, mettendosi pertanto a disposizione dell'Ambasciata Armena in Italia.

Infine, la Governatrice Inner Wheel del Distretto 210, Mariangela Galante Pace, esprimendo commozione nel riassumere i punti centrati dall'evento, si è unita ai ringraziamenti verso il Rotary Club e dell'Inner Wheel Canosa, rappresentati rispettivamente dai presidenti Marco Tullio Milanese e Sabrina Tesoro, per aver così contribuito alla ricerca del “profondo senso di umanità”.

All'appello, comunque, non mancano gli altri due Club canosini della famiglia Rotary: Rotaract ed Interact, infatti, in futuro organizzeranno congiuntamente una challenge proprio al fine di mantenere alta l'attenzione sul tema.

La conferenza, in forma integrale, è disponibile su Facebook al link https://fb.watch/3TnRmeGWgg/

Ufficio Stampa
Rotary Club Canosa
Distretto 2120