Oggi cade il Giorno del Ricordo, istituito in Italia esattamente da vent'anni, in cui si commemorano le vittime delle Foibe, cavità naturali in cui hanno trovato atrocemente la morte centinaia di nostri concittadini perseguitati in zone contese, poste al confine con l'allora nascente Jugoslavia di Tito, nel corso del Secondo Conflitto Mondiale.
 
Per anni la strage degli inermi istriani, dalmati e fiumani è rimasta assopita e poco conosciuta a tanti. La memoria storica è indispensabile, per il Rotary e non solo, al fine di proseguire il cammino alla ricerca della pace e della risoluzione dei conflitti, così difficile in questo determinato e particolare periodo. In un'ideale fil rouge con la Giornata della memoria (27 gennaio), va sottolineato come non esistano guerre, o conseguenti martiri, "di serie A" o "di serie B" o appannaggio di "questa o quella" ideologia.
 
Ed è questo il messaggio che traspare nella mattina dell'8 febbraio al Teatro "R. Lembo" dinanzi a più scolaresche delle scuole superiori della città. Non solo da parte dell'Assessore alla Cultura del Comune di Canosa di Puglia, Cristina Saccinto, del nostro presidente, Leonardo Mangini, e dell'omologo del Rotaract Club Antonio Ventola.
 
La descrizione oggettiva fornita dal prof. Sabino Pastore - onorato con una targa consegnata dal Sindaco, Vito Malcangio - su quegli eventi è uno spaccato tragico che costituisce monito indispensabile per le nuove generazioni. La divulgazione supportata dalle mappe ed intervallata dalle suggestive canzoni e colonne sonore eseguite dai maestri dell'accademia "Musikeria" (Attanasio Mazzone, Roberto Marasciulo e Michele Tempesta) ha sicuramente coinvolto la platea, uscita arricchita da una simile esperienza.