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Il nostro Cosimo Giungato ci ha riportati ai tempi di "cappe e spade", a cavallo tra il 1000 e 1100, in cui la figura di Boemondo - così legata a Canosa e dove il principe di Antiochia riposa nel Mausoleo adiacente alla Concattedrale - si faceva prepotentemente largo.
Tra crociate, contese territoriali, rapporti con basileus e persino papi, la vita di Boemondo I d'Altavilla è condita da particolari affascinanti e senza dubbio romantici. Nel corso delle sue avventure, il cavaliere (nato nei pressi di San Marco Argentano, il cui Club Rotary locale è con noi gemellato nella sua insegna) ha saputo imporsi soprattutto per il suo ingegno, tanto da garantire l'ereditarietà del suo nome alle generazioni a venire.
Sicuramente una serata meritevole di ulteriore attenzione, alla luce di una divulgazione che può essere degnamente estesa ad un pubblico maggiore e non solo a quello rotariano, come da tradizione del "caminetto".
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