
Oggi ricorre la Giornata della Memoria, per non dimenticare lo sterminio subito da persone colpevoli di avere un determinato credo, una determinata ideologia, una determinata preferenza.
L'obbligo degli adulti è quello di educare le nuove generazioni al fine di non ripetere errori che possono portare a conseguenze catastrofiche per l'umanità. Ripercorrendo, appunto, le tappe storiche (come raccontate dal prof. Carmine Gissi) e le sofferenze fisiche e mentali (descritte con dovizia da Pasquale Caputo, figlio di Francesco, il cui padre è stato internato militare) che hanno portato all'Olocausto.
Sfortunatamente, nonostante la sensibilizzazione di Rotary e Rotaract che si spendono per il conseguimento della pace e della risoluzione dei conflitti a livello internazionale, tante crisi sono in atto in ambito globale. Per un tragico gioco del destino, tuttora coinvolgono i popoli della Shoah sotto altri profili.
Oltre agli appelli e all'attenzione rivolti alle scolaresche presenti, provenienti dalle scuole superiori di Canosa, logici e consequenziali sono stati (anche) i paragoni e i richiami alle opere letterarie e cinematografiche da parte del sindaco di Canosa di Puglia, Vito Malcangio; dell'assessore alla Cultura Cristina Saccinto; della preside dell'IISS "L. Einaudi", Brigida Caporale (struttura che ha ospitato la manifestazione); del segretario del Rotaract Luca Del Vento e del nostro presidente, Leonardo Mangini, nei loro rispettivi indirizzi di saluti, annunciati dal prefetto del RAC, Mauro Robbe.
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